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La Legge 164 recepisce la Direttiva Europea 2014/61/EU espressamene dedicata a “Misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità”.

direttiva-europa-2014-61
La Direttiva Europea 2014/61/EU del 15 maggio 2014 fa leva su diversi aspetti, di fondamentale importanza per la nostra società: l’importanza crescente dell’economia digitale, la diffusione della banda larga ad alta velocità, la rapida evoluzione tecnologica, la domanda crescente di servizi elettronici e la riduzione dei costi di installazione determinata dalla disponibilità di migliori infrastrutture passive come cavidotti, tubature, pozzetti, centraline, pali, piloni, installazioni di antenne, tralicci e altre strutture di supporto. Per raggiungere l’obiettivo è necessario abbattere gli ostacoli nell’esecuzione di nuove opere, per evitare che si ripetano in futuro situazioni che non prevedono spazi adeguati per gli aggiornamenti tecnologici.

 

Le principali differenze con la Legge 164/2014 riguardano due aspetti:

l’entrata in vigore, l’Italia ha recepito la direttiva 18 mesi prima della scadenza;

la fibra ottica, argomento importante per gli operatori telefonici.

Contrariamente alla Direttiva Europea che fa esplicito riferimento a infrastrutture passive come cavidotti, tubature, pozzetti, centraline, pali, ecc. escludendo i cavi, compresa la fibra inattiva. Il legislatore Italiano ha voluto inserire anche gli impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica.

Cosa dice la legge 164?

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