Il riferimento di progettisti e installatori per gli spazi installativi esterni sono la Guida CEI 64/100-1 e CEI 64/100-3. Ogni edificio, però, possiede caratteristiche di unicità: serve tanta competenza e buon senso.
Predisporre un adeguato spazio installativo esterno Un adeguato spazio installativo rappresenta la condizione primaria per realizzare un impianto a Regola d’Arte. Uno spazio installativo esterno ospita i cablaggi (parte passiva), l’elettronica (parte attiva) e le terminazioni delle reti in rame e fibra ottica comuni a tutte le unità immobiliari, oltre agli armadi, i pozzetti e le scatole di derivazione che proteggono le apparecchiature e tutti i collegamenti. Infine, particolarmente importante è l’accesso al CSOE, il Cento Stella Ottico di Edificio, che approfondiremo più avanti.
Evitare le condizioni di servitù Capita più spesso di quanto non si possa immaginare: a volte, alcune parti dell’impianto comune sono state previste all’interno di proprietà oppure per accedere ad alcune aree (ad esempio, dove sono installate le antenne) bisogna transitare da zone private. Invece, è indispensabile che tutti gli spazi installativi siano posti all’interno di parti comuni ben accessibili per evitare condizioni di servitù e conseguenti disservizi.
I Punti di Accesso È necessario raggiungere la più elevata flessibilità possibile per praticare le svariate configurazioni d’impianto. Il cablaggio in fibra ottica sostenuto dagli operatori telefonici deve essere integrato con il cablaggio dei servizi provenienti dal tetto. L’insieme dei servizi ricevuti dalle apparecchiature poste sul tetto e nel sottotetto determinano con quelli in arrivo dal sottosuolo l’integrazione dei servizi e il conseguente sistema integrato. Quindi, i Punti di Accesso dovranno essere necessariamente due: tetto/sottotetto e cantine.
Il sostegno per le antenne Una spazio installativo adeguato prevede anche un’area dedicata dove verranno installate le antenne. Le condizioni da soddisfare riguardano il dimensionamento, in funzione delle caratteristiche climatiche, e il posizionamento, ossia la vista ottica con i ripetitori. Al dimensionamento del sostegno e del palo è dedicata la Guida CEI 100-140.
Esistono due tipologie di distribuzione degli impianti:
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